Titolo relazione
Forra dei Ronci
Data dell'attivitàDa
     a
Regione/ComuneLazio - Vicovaro
Grotta(e)
Partecipanti
Allegati

ANTEPRIMA
Materiale utilizzato
Testo relazione
Con l'approssimarsi della bella stagione pensiamo di tornare alla Forra dei Ronci.
Si tratta di una forra vicino Vicovaro (quindi facilmente raggiungibile da Roma) che in passato aveva molti estimatori.
Poi, con la grande diffusione del torrentismo, è stata un po' dimenticata ed è un peccato perché si tratta di una canyon molto bello e tutto sommato relativamente facile.
Accettano l'invito Martha e Martina dell'ASR e Claudio e Luana, con cui si fa ogni tanto delle uscite in forra/trekking.

Primo appuntamento alle 8:30 a Vicovaro e, incredibilmente, siamo tutti in anticipo, per cui si parte subito per raggiungere l'uscita della forra dove lasceremo l'auto di Claudio.
Si raggiunge senza difficoltà il punto (di fronte al porcilaio) da cui parte una stradina che scende verso il torrente (si sente subito il rumore dell'acqua) che si raggiunge in una decina di minuti.
Qui facciamo una veloce ricognizione e costruiamo un ometto con un segnale che ci servirà per trovare l'uscita nel pomeriggio (in realtà se si conosce il luogo basta osservare sulla sinistra l'apparire dei primi manufatti).

Ci cambiamo (senza dimenticare di lasciare qui il cambio asciutto!) e partiamo già con le mute indossate con l'altra auto verso la partenza.
Purtroppo la strada più vicino all'entrata della forra (quella che passa per il centro di Vicovaro e arriva sulla forra da nord-est) è molto dissestata e solo un fuoristrada potente può ci si può avventurare.
Noi che disponiamo di una fiesta proviamo l'avvicinamento da S.Polo dei Cavalieri.

Si tratta della prima volta che tentiamo da qui ma abbiamo dei punti GPS di aiuto. La distanza stradale è circa 12km (mezz'ora di auto) anche se in linea d'area sono circa 3km.
Troviamo senza difficoltà la piccola area di parcheggio a raso della strada.
Da lì si passa attraverso un cancello sulla sinistra e poi si gira sotto il ponte e si prende il sentiero CAI indicato come "Santuario Madonna dei Ronci". Partiamo alle 11:00 circa.
Mi accorgo di aver dimenticato l'attacco da casco dell'action cam e questo sarà un grave errore, perché tenendola in mano si nota fin troppo chiaramente nei filmati il tremolio dei brividi di freddo, brrr!

Iniziamo a seguire il sentiero CAI, ma ci accorgiamo che ci stiamo allontanando dal punto GPS della partenza della forra.
Proseguiamo un altro po' sperando che il sentiero devi sulla destra, ma dopo circa 40 minuti di cammino capiamo che invece di perdere quota stiamo salendo sulla sinistra mentre la forra è in basso a destra.
Evidentemente deve esserci un bivio poco dopo la partenza che scende subito, ma noi non l'abbiamo notato.

Siamo ora circa un 1km a monte del punto di ingresso e purtroppo la gola alla nostra destra è parecchio ripida. Ma non ci perdiamo d'animo.
Abbiamo corda, discensori e alberi a bizzeffe ed eccoci quindi scesi nella forra, sono le 12:15 circa. Il GPS sentenzia che siamo circa 900mt a monte del punto previsto.

Cominciamo quindi la progressione. Il primo tratto presenta una sequenza di cascatelle e scivoli d'acqua: tutte superabili senza corde.
Vale comunque la pena goderci questo pezzo di forra che, anche se non è spettacolare, ci da la sensazione di essere a contatto con la natura.
Ci accorgiamo subito che l'acqua è bella fredda (e io ho la mia mutina 2mm cinese....sigh!) e, complici le recenti piogge, la portata è bella ampia.

Poiché stiamo facendo un bel pezzo in più, decidiamo di ridurre le soste. Anche perché all'ombra si battono i denti!
Iniziamo a incontrare i primi salti degni di nota.
Evitiamo di mettere corda dove non serve. In realtà la mia statica da 20mt è stato utilizzate per tutti i salti eccetto 2. E forse anche in quei due casi sarebbe stata sufficiente.
Diciamo che una corda da 30mt è sicuramente sufficiente per tutto.

Gli attacchi in parete sono pochi, ma sono lì dove servono. Il loro stato è discretamente buono. Prima di una cascatella c'è anche un mancorrente con una corda in discrete condizioni,
evidentemente ci sono ancora degli estimatori della forra dei Ronci.

Dietro un masso incontriamo un serpentello di un metro steso a prendere un po' di sole. Noi ne abbiamo un comprensibile timore, ma Claudio la riconosce come innocua biscia, ci scherza quindi un po'
prendendola in mano. La lasciamo poi in acqua, che è il suo elemento naturale.

Col passare delle ore le difficoltà aumentano, e in attesa dell'ultimo della fila si battono un po' i denti.
La Martina che inizialmente usava il discensore speleo prova con l'otto e subito lo utilizza correttamente. E' indubbiamente più comodo e veloce.

Sono circa le 17:00 e dopo il pezzo centrale della forra più "wild" iniziamo ad incontrare le prime tracce umane.
Piccole dighe artificiali per spezzare il flusso della corrente, condutture dell'acqua e qualche manufatto (presumo sempre legato all'acquedotto) sono indicatori che siamo vicini l'uscita.
Le ultime centinaia di metri sono ostruiti dalla vegetazione che qui cresce rigogliosa. Una roncola avrebbe fatto comodo.

Finalmente troviamo il nostro segnale. Lo lasciamo al suo posto per il gruppo che avrebbe fatto l'escursione il giorno seguente.
Con 10 minuti siamo alla macchina, sono le 17:15 circa. Ci prendiamo un po' di tempo per cambiarci e riscaldarci al sole (fortuna che è una bella giornata!).
Recuperiamo l'altra macchina e quindi ce ne torniamo verso Roma.

Al ritorno, affamati, cerchiamo una pizzeria. Il mio navigatore, che oramai tutti nell'ASR amano (!), decide che la strada più breve passa per Tivoli.
E proprio a Tivoli ci fermiamo per una pizza (in realtà c'è chi afferma che quella cittadina non fosse in realtà Tivoli poiché il casello Tivoli era 10km più avanti, ma questo rimarrà un mistero irrisolto).

In definitiva è stata una bella escursione, e presto cercherò di montare i filmati che ho fatto in qualcosa di "godibile".
Ora sono solo spezzoni tremolanti (ricordate il discorso brividi di freddo?)
Stay tuned!
Alessandro



Creata da: a.rossi 22-05-2016 19:02:51     Ultima modifica: a.rossi 22-05-2016 19:16:30