Finalmente torniamo a grotta della Grandine (a catasto: Ouso delle quattro dita, La497).
Il piano prevede di continuare la disostruzione dello stretto meandro che parte dalla sala del capretto. Stavolta riesco finalmente ad entrare con tutte le costole sane e, dunque, ad avventurarmi oltre la strettoia alla base del secondo pozzo e a raggiungere finalmente la zona in esplorazione. Silvia avanza qualche metro nel meandro che le calza a pennello, confermando la prosecuzione ma, purtroppo, senza individuare allargamenti a vista.
Ci diamo comunque da fare alternandoci nel meandretto ma, a fine giornata, riusciamo solo a rendere transitabile anche alle taglie sopra la XS il tratto percorso da Silvia. L'entusiasmo scema un po' ma si decide comunque di lasciare gli arnesi da lavoro sul posto e di tornare prossimamente, anche perché Valerio ha trovato pane per i suoi denti o, per meglio dire, roccia per le sue dita nel bel fuso sopra la sala del capretto di cui riesce ad arrampicare in libera i primi metri. Nelle attese scatto qualche foto alla base del secondo pozzo e nella sala del capretto.
Eccole qui, che sennò il presidente mi caccia: