Testo relazione | Oggi siamo andati a scavare in uno dei tanti buchi che si aprono nell’altipiano di Gorga, alle pendici SE del monte San Marino. La proposta parte da Marco e dai suggerimenti di Andrea Benassi e Paolo Turrini, che in zona stanno facendo faville. Dopo essere passati a ispezionare gli ingressi di Wolf Gheraten (La1641) e del Quinto Elemento (La1640) decidiamo di concentrarci sul Pozzo del Pessimo Elemento (La2076), alias Buco del Pettirosso, alias Pozzo nero d’Avola. Uno dei tanti casi di ingressi dove ognuno che è passato ha lasciato il proprio nome. In questo caso, oltre al nome, gli ultimi visitatori hanno lasciato anche una bottiglia, purtroppo vuota. Non potendo apprezzare le caratteristiche enologiche, siamo costretti a dedicarci alla disostruzione (hai visto mai, saltasse fuori un’altra bottiglia dall’antro) e all’osservazione delle correnti d’aria. Notiamo subito che il fumo generato in prossimità dell’ingresso o all’interno della grotta viene espulso e risucchiato dalla ciclica inversione della direzione della corrente d’aria (video girato da Manuela). Il fenomeno si può verificare nei periodi dell’anno nei quali gli ingressi sono prossimi alla condizione di equilibrio termico ed è legato alla risposta dinamica del volume d’aria all’interno della grotta a brusche sollecitazioni esterne, come l’abbassamento di pressione causato dal passaggio di un fronte. Il meccanismo è stato descritto in maniera molto chiara dal buon Giovanni (Badino 1995). Vediamo quindi cosa misurava la centralina meteo di Gorga mentre noi ci davamo da fare all’ingresso del pozzetto per renderlo transitabile ai più.La Fig. 1 mostra un rapido, anche se non particolarmente grande, calo di pressione tra le 11:00 e le 12.30 di domenica. L’andamento della temperatura a 2 m nello stesso arco di tempo mostra che La giornata di domenica è stata caratterizzata da temperature piuttosto alte (Fig. 2), in particolar modo durante le ore centrali della giornata. Allargando lo sguardo a tutta la settimana, si vede che domenica è stata caratterizzata da un’anomalia positiva di temperatura di circa 5 gradi rispetto all’andamento settimanale, con valori delle minime superiori a quelli delle massime dei giorni precedenti (Fig. 3). In realtà, sono state rilevate temperature da record per la stagione su tutta l'Italia centrale questa domenica. Tale forte anomalia termica ha contribuito a destabilizzare l’equilibrio della grotta con l’ambiente esterno forse anche più della modesta variazione di pressione verificatasi nella mattina di domenica. Le evidenti oscillazioni periodiche nella circolazione hanno continuato a verificarsi sino al tramonto quando siamo andati via. Un fenomeno di risonanza così prolungato nel tempo è accompagnato da cospicua dissipazione di energia e rivela la presenza di ingenti volumi di aria nel sistema carsico collegato all’ingresso. Alla luce del recente collegamento del Due bocche con il Quinto elemento, sarebbe interessante approfondire la conoscenza della circolazione d’aria e mappare le temperature in corrispondenza degli ingressi delle grotte della zona. Oltre alle stagioni estiva ed invernale, durante le quali la circolazione d’aria, in assenza di sifoni temporanei, è piuttosto stabile (generalmente gli ingressi alti soffiano e quelli bassi aspirano d’inverno, l’opposto d’estate), sarà bene indagare anche le stagioni intermedie in cui il sistema ipogeo è in quasi-equilibrio con l’ambiente esterno e possono apprezzarsi meglio le oscillazioni dovute ad anomalie significative di pressione e temperatura all’esterno. Sicuramente ne vedremo delle belle.
Caratteristiche centralina meteo di Gorgaweb: https://meteoregionelazio.it/rete/grafici.php?id=RM-056MODELLO: Froggit WH2600SEQUOTA STAZIONE: 810 m s.l.m.ALTEZZA SENSORI: 2 mCOORDINATE: 41.656780 N, 13.104956 EID: RM-056
BibliografiaBadino G., 1995: Fisica del clima sotterraneo, Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, 7, serie II.
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