Titolo relazione
Traversata Grotta Grande del Vento – Grotta del Fiume - Frasassi
Data dell'attivitàDa
     a
Regione/ComuneMarche - Genga
Grotta(e)
Partecipanti
Allegati

ANTEPRIMA
Materiale utilizzato
Testo relazioneIn occasione del 45° Anniversario scoperta Grotta Grande del Vento si decide di accettare l'invito della federazione speleologica marchigiana e di partecipare all'evento che prevede un convegno (sabato) e la visita della famosissime grotte di Frasassi (domenica).

Le opzioni sono Traversata Grotta Grande del Vento – Grotta del Fiume, Traversata Grotta di Mezzogiorno – Beata Vergine di Frasassi, Grotta del Buco Cattivo.

Ci proponiamo per la prima (la più ambita) ma, consci del nostro numero non esiguo (15 partecipanti!) ci rendiamo disponibili a qualsiasi soluzione.
Come logistica Monica riesce a trovare la disponibilità del rifugio CAI città di Jesi (http://www.caijesi.it/?page_id=13). E' un rifugio accreditato di 24 posti letto (!) ma in realtà comodo per 6/8 persone.
Dispone infatti di un locale notte con tavolate a 3 piani (senza materassi) per 2 persone a piano. Gli altri devono sistemarsi nel locale pranzo. E' però un rifugio comodo: vicino la strada e con tutti
i "confort", corrente elettrica, acqua corrente e persino uno scaldabagno per la doccia. C'è anche una cucina, camino e barbecue.

Le partenze da Roma saranno scaglionate. Prima auto con Alessandro, Pietro, Martha partenza primo pomeriggio. Seconda auto Valeria, Monica, Piero nel tardo pomeriggio (ci si incontrerà per una ottima cena al ristorante
da Maria a Pierosara). Terza auto con partenza sabato mattina Fabrizio, Antonello, Martina. Quarta auto Fabio, Federica, Claudio partenza sabato pomeriggio. E infine Franco e Manuela partiranno autonomamente.
Miracolosamente riusciamo a incontrarci tutti!

Arriviamo quindi venerdì e riusciamo facilmente a recuperare le chiavi del rifugio al bar "Climber". Non sarà così facile trovare il rifugio stesso. E' a pochi metri dalla strada che collega San Vittore a Pierosara,
ma l'entrata (alcuni scalini scavati nel lato della strada) sono pressoché invisibili, soprattutto di notte.
Ci raggiunge il gruppo due e passiamo una tranquilla nottata. La mattina del sabato ci rechiamo di buon ora a Genga per assistere al convegno che risulta essere molto interessante.
Ovviamente però il piatto forte che tutti aspettiamo è la grotta!

Sabato sera siamo al ristorante della sig.ra Venilde alla trattoria Piccolo Ristoro dove abbiamo mangiato l'inverosimile. Notte passata quasi insonne....ma domenica mattina di buon ora
sgomberiamo il rifugio, consegniamo le chiavi e siamo pronti per l'entrata.

L'idea iniziale era quella di calarci dall'abisso Ancona (erroneamente indicato su wikipedia di oltre 200mt https://it.wikipedia.org/wiki/Grotte_di_Frasassi ma in realtà di circa 100mt),
ma Claudio ha problemi ad un ginocchio per cui decidiamo tutti di entrare dal basso dall'entrata turistica.
Per un po' seguiamo le passerelle godendoci le meraviglie della grotta, messe in risalto dalla illuminazione mirata e colorata.
Finalmente usciamo dalle passerelle e iniziamo il percorso speleologico. La traversata mette in comunicazione la grotta Grande del Vento e la Grotta del fiume con uno stretto cunicolo.
Il passaggio non è proprio agevole, e, anche se non ci sono pozzi da attraversare, ci sono però alcuni traversi abbastanza impegnativi. Anche gli armi non sono proprio al 100%, qualche
corda strefolata, segno che si tratta di un percorso poco frequentato visto le restrizioni di accesso che ci sono per tutto il complesso.

Il gruppo è assai numeroso. Siamo in 25, pertanto la progressione risulta particolarmente lenta. Soprattutto dove ci sono strettoie e traversi.
I nostri accompagnatori (nonché primi esploratori negli anni 70) ci dicono che mediamente ci si impiega 2/3 ore. Noi ne abbiamo impiegate quasi 6; infatti siamo entrati alle 9:30 e siamo usciti alle 15 passate.
Verso la fine del percorso, quindi nelle vicinanze del fiume, Valeria e Monica trovano anche un geotritone, animale a rischio estinzione.

Usciamo quindi da un piccolo buco a circa una decina di metri di altezza sopra il fiume.

Ringraziamo i nostri ospiti nonché accompagnatori, sperando di ricambiare l'ospitalità al prossimo congresso qui nel Lazio e dopo aver mangiato una crescia (focaccia in tutto e per tutto uguale
alla nostra pizza bianca) ce ne torniamo stanchi, ma soddisfatti a casa.

Creata da: a.rossi 03-10-2016 12:19:23     Ultima modifica: a.rossi 07-10-2016 14:09:17